venerdì 7 ottobre 2011

Kinako addiction

Il kinako è, come tutti ormai sanno, farina di soia gialla tostata. Il suo buon sapore mi ricorda il peanut butter e la farina di castagne. Mio marito avant'ieri è tornato a casa con un bel sacchetto di questa meraviglia (ah guarda, i gioielli per l'anniversario a casa mia anche no).
Io: totalmente impazzita!
Non ero mai riuscita a trovarla, ma in passato mi sono lucidata gli occhi a furia di guardare le foto di mochi coperti di un velo impalpabile color ocra... Lo so che non sembra normale, ma tutto ciò che è Nippon mi entra nel sangue :D
Ovviamente un secondo dopo aver afferrato la tanto bramata polvere ;) ho voluto provare a:
spolverizzarla sui sablés al matcha, sulla frutta, sulle patate lesse, sul latte di riso;
mischiarla alla panna di soia per condire del cavolfiore bollito, e alle patate lesse per ipotizzare un purè e una crocchetta;
mangiarla a cucchiaini rischiando di soffocare diverse volte :)
In rete a parte il gelato -che dovrà attendere- non ho trovato nulla che mi ispirasse particolarmente, (se qualcuno vuole contribuire alla kinako week si faccia avanti) e alla fine ho deciso di prepararmi una semplice crema per fare colazione nei giorni in cui ho lezione di aquagym.
La mia idea era di prepararla con il silk tofu ma non ne avevo...e così anche per provare qualcosa di diverso dal mio amato agar ho fatto due prove: una con latte di riso + kinako + Xantana (che non ho ancora capito perchè non è venuta) e una -favolosa- con latte di soia e kuzu.
La ricetta:
4 gr. di kuzu
200 ml di latte di soia
100 ml di panna di soia
2 cucchiai di sciroppo d'acero
2 cucchiai di kinako

 
Sciogliete il kuzu con qualche cucchiaio di latte, poi unitelo tutto insieme al kinako e passate con il colino per sciogliere i grumi. Aggiungete la panna e mettete tutto sul fuoco. Mescolate con una frusta per evitare grumi e per montare leggermente la crema finchè questa si sarà ispessita (circa 15 min a fuoco lento). Fuori dal fuoco  aggiungete un cucchiaio di sciroppo d'acero, l'altro serve da topping. Fate intiepidire a temperatura ambiente.
Ne viene fuori una crema strepitosa, con un sapore delicatissimo e una consistenza che non so descrivere, è leggera come una mousse ma meno ariosa ecco. Prima di servire "condite" con il restante sciroppo d'acero e date una leggera mescolata per fondere i colori. Questo dessert entra di diritto nella top ten dei miei dolci preferiti.

3 commenti:

  1. la adoro! vorrei troppo partecipare alla kinako week ma sono a corto ^^ mi puoi svelare dove l'ha trovata tuo marito? bellissima la seconda ricettina ^^

    RispondiElimina
  2. ihih :) mio marito l'ha presa in erboristeria! se non la trovi dimmelo, te la compro qua e te la mando per posta.

    RispondiElimina
  3. Ma che so' tutti sti nomi Jap?! Io a quest'ora del mattino non capisco una beneamata fava.. ma il dolce mi ispira, quello lo capisco :P

    RispondiElimina